domenica, dicembre 28, 2008
Modello a shell: no ghe credo, ma anche sì.
Il post non vuol essere né divulgativo né professionale... una via di mezzo, dei puntini sulle "i". Prendete tutto come diretto principalmente a coloro che hanno, per loro sfortuna, seguito questo corso introduttivo e per questo parziale. [mettiamola così]
Fine delle premesse.
Il modello a gushi (a shell). (sarebbe a gusci ma a elisa piaceva il typo così)
Per la ricetta servono essenzialmente due sole cose, due osservazioni sperimentali:
- i nuclei con Z pari e N pari (in seguito pari-pari) hanno J=0
- ci sono dei numeri di Z (o N) che mostrano avere un'energia di legame maggiore rispetto ai loro vicini. Ossia, ci sono delle strutture particolarmente stabili, come se i protoni (o neutroni) "stessero bene" in particolari configurazioni.
Sembra quindi che i protoni (e singolarmente anche i neutroni) tendano a mettersi a coppie per annullare J.
That's quite all.
Ora quindi i nuclei di nostro interesse saranno i pari-dispari e i dispari-pari (perché abbiamo detto che i pari-pari hanno TUTTI J=0). L'idea è quindi che siccome le coppie di nucleoni annullano J, le proprietà del nucleo saranno portate dal nucleone spaiato. Ora questo è vero (sperimentalmente) per tutti i nuclei che hanno un nucleone spaiato fuori dalla shell (cioè numero magico + un nucleone). Invece ci sono un fottio (25) eccezioni per i nuclei che non hanno shell chiuse ma sono del tipo detto (p-d, d-p); questo fa pensare che ci siano degli accoppiamenti particolari o che il nucleo non abbia più simmetria sferica (qui le ipotesi che ho fatto non giustificherebbero queste "scuse" ma d'altronde se vogliamo fare una trattazione decente tocca mettersi a fare i conti con l'eq di Schrödinger... ve le risparmio sono smaneggi). Difatti, se uno ci mette l'accoppiamento L*S o J*J riesce a descrivere correttamente le proprietà di spin-parità di 15 delle eccezioni.
Ne rimangono dieci, 5 delle quali sono nuclei pesanti per i quali l'ipotesi di simmetria sferica non regge, gli altri 5 non si riescono a spiegare neanche invocando la santissima trinità.
Quindi globalmente direi che con poche ipotesi e senza fare calcoli allucinanti (i potenziali che si usano sono quelli di buca infinita e di oscillatore armonico... ma va, non l'avrei mai detto!) si riescono a descrivere le proprietà di spin-parità di parecchi nuclei.
Nota: per i dispari-dispari (che sono pochissimi, non vorrei dire una cazzata ma mi sa che sono tipo il 4% [??]) l'accoppiamento J*J non è trascurabile quindi il modello a shell, duro e crudo come abbiamo "visto", non basta.
Forse son stato troppo sintetico, ma devo tornare a studiare, in caso postate le domande che provo a vedere se so dare una risposta.
d
per qualche numero vedete il wiki, è in inglese perché quello in italiano è penoso.
giovedì, dicembre 25, 2008
Ricette: Il panettone gelato
Ingredienti:
1panettone classico meglio se piccolino da 750g, io ho usato un maina classico.. fra i migliori..
500g di gelato alla crema (tenente Dan gelato alla cremaaa)
100 g di cioccolata fondente
mezza confezione di panna da montare liquida fresca
Tagliate il panettone orizzontalmente a fette, lasciate per una decina di minuti il gelato a scongelare poi unite al gelato l'ultima fetta alla base del panettone, minutamente spezzettata.
Amalgamate il panettone a pezzi al gelato creando un composto omogeneo.
Ora mettete il gelato fra le fette del panettone.
A parte fate scaldare mezza confezione di panna sul fornello, stando attenti a non farla bollire (5 min bastano) togliete il pentolino dal fuoco e aggiungete il cioccolato in pezzi.
Lasciate raffreddare e quando avrà raggiunto la consistenza giusta versatela sul panettone cospargendo anche i bordi.. in congelatore per un 3 ore e 10 minuti fuori prima di servirlo..
Ottimo..
Quando lo rifaccio metto anche le foto
Fuck Una poltrona per due, meglio Mtv
Spassosissima gustatevela merita sul serio!
Con tanto di chicca finale pensata da Elio!
mercoledì, dicembre 24, 2008
Sol Invictus
Ma non farò nulla di tutto questo, vi consiglio due letture:
http://leonardo.blogspot.com/2006/12/non-natale-se-non-relativista.html
Leggete anche il resto del blog che merita...
http://www.voglioscendere.ilcannocchiale.it/
Non riesco a linkare direttamente l'articolo... ma è tutto buono...
Ora vado a vedere un po' come funziona josm che ho un po' di tracce su OSM che volevo produrre...
Vi farò sapere come va.
d
cit.
"Sia lodato Gesù Cristo!"
"Perché?"
Te piace u presepio?
Auguri!
Debian@Freerunner: my experience step by step - second episode
Then I tried Android, but right now wifi is not working; so I'll wait...)
ok, that's quite all... next episode enlightenment and its beauties ;-) and some "less pointless" considerations.
martedì, dicembre 23, 2008
22 dicembre 2008 - Eluana, la Corte di Strasburgo "No a ricorso contro la sentenza"
copio direttamente dallo status di un buon amico:"quante istituzioni ancora dovranno dire ai cattolici di non rompere più i coglioni perchè il messaggio arrivi forte e chiaro?"
-->
La corte europea per i diritti dell'uomo ha giudicato "irricevibile" la richiesta di diversi gruppi cattolici
medici e avvocati che chiedevano l'annullamento della decisione del tribunale di Milano
"La settimana scorsa il ministro Sacconi ha fatto una circolare dicendo che non si deve staccare la spina - ha aggiunto Barragan - la bontà o la malignità di una azione non dipende da quello che un uomo o una collettività decidono, ma da una realtà oggettiva, e la realtà oggettiva è la vita".
<--
Io non so che dire... cioè saprei cosa dire, ma ormai mi sembra che l'unica realtà sia che la Chiesa è fuori dal tempo, fuori dalla Grazia di Dio... come direbbero loro.
d
domenica, dicembre 21, 2008
Debian@Freerunner: my experience step by step - first episode
I started my "trip" with xfce4, but it was too heavy for me... but very nice. Unfortunately I have no screenshots left.
Then I moved to a session of X with a small and clever panel called fbpanel, with matchmox-keyboard as input system. This was enough for me. As you can see the memory comsumpion was quite low, even if in this screenshot I have some apps running:
Concorso Coca-Cola - il sito non funziona ;-)
sabato, dicembre 20, 2008
Onu: dichiarazione dell'Assemblea generale afferma diritti per tutti. 66 Stati condannano le violazioni basate sull'orientamento sessuale e l'identità di genere
È una notizia di ieri, vorrei sapere cosa dirà il Papa, faro di tutti noi, quest'oggi... vorrei sapere se devo tenermi libero stasera per fare una ronda e andare a picchiare un po' di schifosi gay...
Nota: la parte in corsivo è una fine battuta di spirito che vorrebbe a suo modo far capire in quale baratro di medioevo questo Papa ci abbia portati...
P.s.: pereferisco le "ronde del piacere..." (chi completa la strofa avrà per sempre la mia gratitudine)
d
Science Action
I ricercatori italiani si organizzano
Una piccola iniziativa, per ora.
All'inizio di novembre è partita una singolare iniziativa di protesta contro i tagli all'università. Una quindicina di ricercatori si sono impegnati a fare una cosa semplice: inserire negli articoli inviati a riviste scientifiche internazionali una nota di protesta contro i tagli alla ricerca pubblica decisi dal governo italiano.
Note di protesta negli articoli scientifici si sono viste raramente: soprattutto se concertate da ricercatori di diverse discipline, dalla matematica, alla fisica, alla biologia. I comitati editoriali delle riviste scientifiche sono talvolta sorpresi e in alcuni casi hanno ostacolato la pubblicazione della nota, con la comprensibile preoccupazione che si tratti di una protesta politica e quindi estranea
alla natura scientifica della rivista.
Eppure in poco più di un mese sei articoli sono già stati accettati per la pubblicazione.
Può sembrare poca cosa, ma i tempi della ricerca sono lunghi. Un articolo scientifico richiede tempo per essere elaborato e quindi la dimensione della protesta potrà essere giudicata solo tra alcuni mesi. Ma è facile prevedere che i numeri della protesta cresceranno, fino a coinvolgere una parte significativa della comunità scientifica italiana.
I promotori dell'iniziativa ritengono che i tagli saranno l'ultimo atto di eutanasia della ricerca di base in Italia, che porterà alla sua definitiva scomparsa. Ancora una volta, pateticamente, diventeremo esportatori di idee che verranno sviluppate (e sfruttate) all'estero.
Stiamo parlando della ricerca italiana: dati alla mano, più produttiva della media internazionale, con picchi di eccellenza assoluti in diversi settori scientifici. E nonostante le difficoltà in cui si dibatte. Se così
non fosse non si spiegherebbe come i nostri cervelli trovino lavoro all'estero quando decidono di andarci. In queste condizioni, le strategie intraprese per premiare il merito, seppur giuste negli intenti,
appaiono tanto ridicole quanto sarebbero oggi quelle per difendere l'habitat del dodo.
Anche per questo gli aderenti giurano che continueranno la loro azione fino alla cancellazione dei tagli previsti dalla legge 133/08 e si dicono pronti a chiedere ai colleghi stranieri di appoggiare la
loro protesta.
'Italia finanzia la ricerca scientifica con il 0,76% del PIL (dati Eurostat 2005), contro il 1,15% della media europea (a 27) e il 1,33% degli USA. Il presidente eletto Obama ha dichiarato di avere intenzione di
aumentare i finanziamenti pubblici per la ricerca, non di tagliarli.
L'Italia, anche in questo campo, appare elaborare strategie in controtendenza con i Paesi industrializzati. E anche con quelli in via di sviluppo.
Ulteriori informazioni sull'iniziativa al link:
http://groups.google.it/group/
venerdì, dicembre 19, 2008
Seriamente un genio
Presto vi darò delucidazioni anche sulla sua musica... ottima!
d
"...e nell'incoscente non c'è neeeeeeeeegazioneee!"
mercoledì, dicembre 17, 2008
Breaking old news 5 - padu
Isaac Newton compie gli anni... buone feste! - sapevatelo!
d
martedì, dicembre 16, 2008
Breaking old news 4 - padu
lunedì, dicembre 15, 2008
Breaking old news 3 - padu
domenica, dicembre 14, 2008
Breaking old news 2 - padu
sabato, dicembre 13, 2008
Breaking old news 1 - padu
mercoledì, dicembre 03, 2008
Acqua alla gola
A voi la linea.
m.giovedì, novembre 27, 2008
Studenti in rivolta - anno 1899 - di Padu
In particolare, in questi giorni in cui mi dedico alla lettura de La Civiltà Cattolica (per ragioni di tesi), mi sono imbattuto in vivacissimi articoli intorno alla salvaguardia delle festività cristiane, campagne per l'abolizione del duello, cronache di improbabili avventure coloniali del volenteroso Regno d'Italia, aneddoti piccanti sulla vita nelle corti regnanti di tutta Europa e, soprattutto, rivolte, sommosse, omicidi anarchici, scioperi selvaggi repressi nel sangue, manifestazioni per pane elavoro represse nel sangue, dreyfusisti contro antidreyfusisti e altro ancora...
In questa situazione di totale subuglio, mi sono saltati particolarmente agli occhi i riferimenti ad alcune rivolte di studenti universitari in alcune città italiane, vista la situazione attuale delle cose.
Per questo, mi sembrava interessante sottoporre a voi, giovani e facinorosi studenti del duemilaotto, alcuni aneddoti di vita studentesca nel milleottocentonovantanove, così come appaiono dalle parole de La Civiltà Cattolica (è bene ricordarlo, periodico dei gesuiti, quindi di parte, quindi molto vicino all'opinione ufficiale del Vaticano).
Febbraio 1899
La studentesca italiana, com'è il solito di quasi tutti gli anni, è tornata a tumultuare; e non per iscopi nobili e patriottici (benchè anche per ciò i tumulti sono riprovevoli) ma per fini bassi e meschini; ciò è per non aver ottenuto una sessione di esami pel prossimo marzo. Il 17 gennaio, gli studenti dell'università di Palermo, non vedendo venire alcuna risposa dal ministero, anzi, udita la risposta negativa dal Rettore dell'università, abbandonarono, subito i corsi, riversandosi quindi nell'atrio dove cominciarono un vero tumulto con grida, schiamazzi, urli e fischi che parevano il finimondo. Tutti i vetri dell'aula al pianterreno furono infranti tra rumori assordanti. Non furono risparmiati neppure i fanali dell'atrio né le finestre del primo e secondo piano, contro cui fu lanciata una vera pioggia di sassi. Gli studenti fracassarono tutte le tabelle di legno dove vengono pubblicati gli avvisi, e ne fecero una catasta, tentando d'incendiarla per mezzo di giornali. Ruppero gli attaccapanni, alcuni banchi e qualche tavolino. Finalmente riversaronsi contro il casotto del portinaio, devastandolo compiutamente. Di tutti i vetri dell'atrio non ne restò uno intatto; ogni cosa venne furiosamente distrutta; ed anche il selciato dell'atrio fu in parte divelto. Il giorno appresso si commisero nuovi vandalismi, con isfasciamento de'mobili delle aule e con spari di petardi. Il giorno 19, non essendovi altro da rompere, con pezzi di carbone inbrattarono tutte le pareti dell'atrio con iscrizioni oscene e pornografiche. La contagione si estese anche a Napoli, dove gli studenti di quell'università imitaronole prodezze plebee di quelli di Palermo, quanto al vandalismo, gridando: Vogliamo la sessione di marzo! - Osserva bene un pubblicista: Se gl'incendiari de' casotti daziarii del passato anno furono puniti con lo stato d'assedio e con le prigioni, perchè lasciare impuniti gli studenti che devastano quello del portinaio dell'università? Almeno quelli lo facevano per fame. Ma il ministro Baccelli con lode ha fatto il suo dovere, mandando a Palermo questi ordini telegrafici al Rettore dell'università: "Approvo la chiusura temporanea di cotesta università decretata da da lei e dal Consiglio accademico. Avverta con un pubblico avviso che gli studenti hanno perduto la sessione estiva degli esami.Scriva una circolare ai padri di famiglia, avvisandoli, che, se ad università riaperta, quando ella crederà opportuno riaprirla, si rinnoveranno i disordini, l'intero anno accademico sarà irrevocabilmente perduto. Nella stessa circolare faccia sapere che, periziati i danni, si troverà modo di farli ripagare all'erario dagli autori o da chi è legalmente responsabile per essi." Ottime cose, se si manderanno ad effetto.
Aprile 1899
Il chiasso che di tanto in tanto fanno gli studenti d'università in Italia è divenuto, oltrechè un'inddecenza, una vera piaga. I fogli di questo mese ne sono pieni. Si riominciò (diciamo così, poiché non è molto, dovemmo narrare altri tumulti), si ricominciò dunque a Torino, ove in quell'università si fischiò un professore, perchè gli scolari lo credettero inetto all'insegnamento. Dai fischi si passò ad una serie di tumulti e scioperi e si finì con processi in tribunale. Poco dopo ecco nuovi ammutinamenti a Napoli e da Napoli un po' da per tutto. Il caso, che destò la scintilla a Napoli, fu questo. Un tale Straticò, maniscalco, senza avere titoli regolari per essere ammesso alla scuola veterinaria, inviò una domanda al ministro Baccelli, supplicandolo di ammetterlo ai corsi e promettendo di regolare subito la sua entrata. L'onorevole Baccelli, fece buon viso alla domanda; ma contro la deliberazione del ministro si ribellò il direttore della scuola veterinaria, professor Paladino, il quale, stando alla dichiarazione fatta alla Camera dall'onorevole Baccelli, avrebbe per giunta incitato gli studenti ai tumulti. Di qui un'agitazione fra gli studenti veterinari, la quale a mano a mano siè allargata assai. Perchè con gli studenti veterinari hanno fatto causa comune tutti gli studenti universitari. Quelli che erano ancora tra coloro che sono sospesi per la sessione di luglio, che vedevano di mal occhio l'energia ostentata dall'onorevole Baccelli, e che avevano sempre desiderio di fare un po'di chiasso, stabilirono, l'8 marzo, di andare a gridare e tempestare lungi dalla terra, in mare; quindi al porto di Santa Lucia in una cinquantina di barche presero il largo; ma sbarcati che furono e continuando la grida, trovaronoo la forza che mise loro un po' di senno in capo.
Maggio 1899
Molti studenti delle università di Padova, Ferrara e Bologna erano state invitati alle feste di Venezia per l amostra internazionale, di cui già parlammo. Ora costoro, ben lungi dal recarvi la nota della cortesia, della gaiezza, della urbanità e del civil costume, come coloro che nell'educazione sono al più alto gradino, vi recarono l'ubbriachezza, la sconcezza, i motti antireligiosi, la prepotenza e gli atti più osceni. È un bel frutto della scuola, donde gli sbandì la religione, e quindi il fatto è degno di essere narrato. Prendono d'assalto i carrozzoni della ferrovia, l'imbrattano dentro e fuori di figre oscene, entrano in Venezia come in una città di conquista, invadono caffè e bettole, s'ubbriacano, rompono i bicchieri, si danno agli atti più sconci, non risparmiando donne e fanciulle. Fu una vera invasione di barbari.
Segnalazioni di oggi
IL MOSTRO UNICO
Stefano Benni
Perciò per decreto legge istituisco il Mostro Unico. Sarà proibito leggere favole che contengano più di un mostro o di un cattivo, con relativo aggravio per la spesa pubblica, e soprattutto si dovrà, in ogni fiaba, sottolineare la natura perversa, facinorosa e vetero-comunista di questo mostro. Secondo il Dmu (decreto mostro unico) sono proibiti ad esempio Biancaneve e i sette nani, perché Grimilde e la strega sono un costoso e inutile sdoppiamento di personalità nocivo all'immaginario dei giovani alunni, per non parlare dell'ambigua convivenza tra Biancaneve e i sette piccoli operai, di cui uno, Brontolo, sicuramente della Cgil. Cappuccetto Rosso è ammesso, ma si sottolinei come il cacciatore è evidentemente della Lega e il lupo di origine transilvana e rumena. Proibito Ali Babà e i quaranta ladroni, ne basta uno. Abolito Peter Pan, troppi pirati che gravano sulle casse dello stato. Abolito Pinocchio, anche accorpando il gatto e la volpe in un unico animale, restano il vilipendio ai carabinieri e il chiaro riferimento a Mediaset del paese dei balocchi. Ammesso Pollicino ma dovrà chiamarsi Allucione ed essere alto uno e settanta, per non costituire un palese sberleffo al nostro amato presidente del consiglio. Proibito Hansel e Gretel, perché i mostri sono due, la madre e la strega, e inoltre si parla troppo di crisi economica. Proibito il brutto anatroccolo. Se uno è brutto, lo è per motivi genetici e tale resterà. Inoltre Andersen era gay. Parimenti proibito il gatto con gli stivali per la connotazione sadomaso. Proibita, anzi proibitissima Cenerentola. Le cattive sono tre e assomigliano tutte a me. Cioè alla vostra ministra superficiale, impreparata e ciarliera. Ma la vostra Ministra Unica.
www.stefanobenni.it
lunedì, novembre 24, 2008
Letture di oggi
ma oggi mi è arrivata una segnalazione che non voglio lasciare non pubblicata:
Fascist legacy - un'eredità scomoda
magari nei prossimi giorni terrò aggiornato il post con nuove cose interessanti...
d
sabato, novembre 22, 2008
Missing
Niente post, niente commenti.
Purtroppo sono stato fino a ieri senza una casa 3 comunque dovrò aspettare di fare il contratto per l'adsl (penso Fastweb).
In più non mi hanno ancora dato la password per la rete dell'università.
Pensavo di cavarmela con gli internet point, ma non avete idea dei prezzi di Venezia: 3 euro per 15 minuti.
Avete capito bene!
3 euro = 15 minuti!
Incredibile...
Cercherò di fare il possibile ma perdonate la mia assenza.
E' solo temporanea!
m.
martedì, novembre 18, 2008
Roma 14 novembre 2008: io c'ero, secondo la questura no.
Partiamo dall'inizio.
Premessa: non voglio fare la cronaca della manifestazione, son stanchino e poi non è che sappia scrivere così bene come dicono (grazie michele) quando non sono particolarmente lucido... poi spero in una collaborazione dall'esterno: i commenti sono lì per quello oppure mandateci una mail che integriamo il post.
Insomma dopo una notte in treno piuttosto insonne arriviamo arRoma, colazione, organizzazione striscioni e gonfiaggio palloncini (ottima idea!!!).
Ci muoviamo alla Sapienza da dove partiamo alle 10.00 circa... e già qui non riesco a vedere, nonostante i miei occhi ad altezza 1.85 circa, la testa del corteo (via della Scienza, non lunghissima ammettiamolo).
Arriviamo (per farla breve) in Piazza dei Cinquecento (di fronte a Termini) dove, a quanto ho letto sui pochi giornali che ci hanno cagati il giorno dopo, ci siamo uniti con gli "studenti medi". Insisto nel dire che non ho capito molto delle congiunzioni con gli altri cortei perche' eravamo talmenete tanti che le giunzioni non si sono notate.
Imbocchiamo via Cavour, lunghiiiiiiissima, larghissiiiiiiiiima, eppure non si vede la fine del corteo. Propongo un prblema alla Fermi per coloro che volessero cimentarsi in conti piu' accurati di quelli della Questura.
Arrivati in via dei Fori Imperiali ci uniamo agli altri cortei delle altre Universita'. Poi si prosegue, fino a Piazza Venezia dove incontriamo la Guardia di Finanza... tutti tranquilli, niente di che... sfiliamo belli e pallidi. Via delle Botteghe Oscure (mi pare) ... sosta pe run po' di fischi... arriviamo in Piazza Navona alle 15.00.
5 ore di camminata... il pulmino con la musica gia' torna indietro e noi non siamo ancora arrivati, i comizi li abbiamo evitati... dopo di noi arriva gente almeno per un'altra mezz'ora. Come facevamo a essere 30 mila??? Perche' i giornali non ci hanno cagati? Forse perche' non ci siamo picchiati? Perche' il sit-in davanti a Montecitorio non ha provocato morti? L'attenzione giornalistica si rivolge solo dove c'e sangue? Non dovrebbe invece riportare con il giusto peso i fatti?
vorrei dei vostri commenti e mi scuso per il ritardissimo del post.
d
Alcune foto
nostre 1 2 3 4
Come fare iTiburtino senza un (maledetto)Mac
qui con aggiornamento per intrepid
Per la spada laser ci stiamo lavorando!!!
lunedì, novembre 10, 2008
NO GELMINI contest
Questa volta scrivo per conto di Davide per lanciare un bel konkorso di protesta contro la Gelmini.
In vista della grande manifestazione di venerdì 17 novembre a Roma, per proseguire nella battaglia contro i tagli indiscrminati all'istruzione pubblica, chiediamo a tutti i lettori del blog di pensare ad un cartellone da portare in corteo.
Vanno bene frasi ad effetto, slogan da urlare, vignette e direi anche verdura in avanzato stato di decomposizione. Evitiamo gli insulti diretti non tanto perchè non siano meritati quanto perchè generano polemiche e screditano il movimento studentesco.
Io propongo un cartellone:
La Gelmini apre al dialogo: "Imparatemi voi la squola"
Possono andare bene anche cose come "Ricercatore... di fondi", "Tagliamo la Gelmini", "Vi facciamo abbronzati!", "We don't need no education", "Ci avete rotto i baroni" e altre cazzate del genere.
Ma proponete voi, che avete più fantasia...
Mama Afrika
E' scesa dal palco di Castelvolturno sul quale si era appena esibita per Roberto Saviano ed è stata male. Morta com'era sempre vissuta: dalla parte giusta, la più scomoda.
Ma forse a molti il suo nome non dice molto: cresciuta nel Sudafrica dell'Apartheid, inizia nel 1960 un esilio che durerà trent'anni, durante il quale i suoi dischi furono proibiti in patria. Anche dall'estero non smette però di battersi contro il razzismo e la segregazione.
Negli Sati Uniti contribuisce a portare la tradizione musicale africana, alla quale un genere come la Bossa Nova deve sicuramente molto.
Di tutta la sua straordinaria produzione (consiglio di cercare su YouTube soprattutto i video del concerto al Berns Salonger di Stoccolma del 1966) verrà ricordato soprattutto il brano Pata Pata (1967), del quale in Italia si è impardonita la pubblicità, come purtroppo accade spesso.
m.
Quando c'era lui i treni arrivavano in orario
Che le nostre amate e moderne ferrovie non fossero capaci di funzionare già lo sapevamo, ma stamattina ho scoperto che non sono nemmeno capaci di NON funzionare.
Mi spiego.
Oggi è giorno di sciopero dei trasporti (a dopo le considerazioni di merito) e il sottoscritto avrebbe dovuto (condizionale d'obbligo) recarsi a Venezia nel pomeriggio. Sapendo della protesta mi sono informato e ho letto che sarebbero state garantite le fasce orarie dei "pendolari" (treni locali dalle 06:00 alle 09:00) e così, pur essendo impegnato nella Serenissima soltanto dopo le 14, ho deciso di partire la mattina, con sveglia alle 7.
Peccato che arrivato in stazione a Trieste C.le poco dopo le 08:00 non abbia trovato l'ombra di un treno; NEMMENO UNO!
Non un mezzo un arrivo, nè uno in partenza. Nemmeno una locomotiva abbandonata.
Biglietteria chiusa, nessuno a cui chiedere.
In compenso le biglietterie automatiche funzionavano perfettamente ed emettevano biglietti per treni che non sarebbero mai partiti!
Ora dico: che senso ha mettere delle fasce garantite se poi il servizio non viene garantito?
L'unico risultato è che la gente s'incazza e bestemmia. Garantito.
E ora due parole sul merito della protesta.
Verdetto: sacrosanta.
I lavoratori dei trasporti sono già dal 2007 senza contratto e si scontrano da un anno con il muro di gomma delle imprese che si rifiutano di aprire un tavolo.
Quello che mi chiedo è perchè in Italia non si possa semplicemente rinnovare un contratto quando scade. Perchè tutte le volte i lavoratori dipendenti devono aspettare mesi per vedere la propria busta paga aggiornata quando invece l'inflazione non aspetta il rinnovo?
Solidarietà quindi con chi sciopera e perde un giorno di paga, assottigliando ulteriormente un già magro stipendio.
m.
domenica, novembre 09, 2008
Primi passi
Avanti così!
sabato, novembre 08, 2008
Ca**i nostri
due parole anche mie:
i politici al bagaglino ci sono sempre stati, ma per portare il bagaglino in politica ci voleva proprio il berlusca!!!
mercoledì, novembre 05, 2008
La grande lezione americana
Ora si dice "L'America è una grande democrazia" ed è vero.
Ma non soltanto perchè ha vinto un Obama. Lo sarebbe stata anche se avesse vinto l'avversario. Si è dimostrata una grande democrazia per la passione e la convinzione sincera con la quale la battaglia è stata combattuta, per la straordinaria partecipazione al voto e prima ancora per l'eccezionale mobilitazione dei cittadini in favore del proprio candidato.
I colpi bassi sono stati pochi, i brogli non si sono visti; nessuma polemica, nessun riconteggio.
Una grande democrazia anche perchè ha saputo scegliere guardando al proprio futuro e credendo nelle proprie potenzialità e non chiudendosi a riccio in paure amplificate come fece in occasione del secondo mandato Bush.
La Storia ce lo insegna: quando un popolo sceglie sulla base della paura, quasi sempre sbaglia.
Ho provato poi sincero apprezzamento nell'ascoltare il discorso dello sconfitto John McCain (del quale, a parte l'ironia, ho sempre avuto rispetto).
Un discorso da cui emerge prima di tutto la buona fede con la quale ha condotto questa sua ennesima battaglia, e nel quale si apprezza poi la consapevolezza di aver commesso degli errori (primo fra tutti, con il senno di poi, l'aver scelto Sarah "Hockeymom" Palin). Confrontandosi con un pubblico purtroppo non altrettanto corretto, il vecchio senatore dell'Arizona ha riconosciuto la sconfitta prima ancora che i risultati fossero definitivi e ha detto che l'America deve essere orgogliosa dell'elezione di Barack Obama, "che è stato il mio avversario e che sarà il mio Presidente".
E' questo il patriottismo sano, lontano dal fanatismo che ahimè sappiamo animare molti dei suoi elettori.
Ecco il discorso integrale:
Dopo l'esito straordinario di queste presidenziali, posso dire che hanno avuto un solo difetto: far sentire noi italiani ancora più piccoli, vecchi e provinciali di quanto non ci sentissimo già.
m.
martedì, novembre 04, 2008
Purtroppo però in questi giorni sono stato molto "itinerante" e ho avuto poco tempo per scrivere. Spero che il pessimo tempismo mi verrà perdonato.
Ma veniamo al sodo: ormai tutti (anche i repubblicani) sembrano d'accordo sulla vittoria di Barack Obama alle elezioni presidenziali americane. Il dubbio è soltanto se si tratterà di una vittoria di misura o della cosiddetta "valanga".
Ma è davvero così?
1. La popolazione bianca anziana, zoccolo duro del GOP, deve recarsi in massa alle urne (ma gli Early Voters, coloro che votano prima dell'Election Day per evitare le code e che di solito sono proprio i vecchi, hanno già dato ragione a Obama)
2. I tanti giovani, gli ispanici e gli afroamericani che si sono registrati per la prima volta, in gran parte sostenitori democratici, dovrebbero alla fine disertare il voto (ma anche qua i primi dati sull'affluenza sembrano remare contro le speranze repubblicane.
3. Una giornata positiva delle borse (ma oggi Wall Street ha aperto in calo) aiuterebbe a dimenticare la crisi finanziaria sorta sotto l'amministrazione Bush.
4. Il fattore razziale dovrebbe influenzare il voto a dispetto di quanto rilevato nei sondaggi. A questo proposito devo dire che anche la mia preoccupazione è tanta: perché mai a poche ore dal voto, la percentuale di indecisi è ancora del 7 percento, tra le più alte di sempre? Il gradimento di Bush è ai minimi storici, la crisi economica dilaga, la Palin è un disastro e fa danni ogni volta che apre bocca e Obama sembra apparentemente essere amato da tutti. Eppure milioni e milioni di persone dichiarano nei sondaggi di non aver ancora deciso. Si vergognano di qualcosa?
5. McCain può anche sperare di perdere il voto popolare ma ottenere più Grandi Elettori dell'avversario e quindi vincere, come fece W. Bush nel 2000 grazie alla Florida governata dal fratello Ted. Però sperare in una simile circostanza significherebbe essere caduti veramente in basso...
In ogni caso... sperim ben!
UnderMac
Ora spieghiamo il tutto con un esempio. Se trovate sul ciglio della strada un animale ferito potreste fare due cose: vedere che può ancora farcela e quindi avvolgerlo in una coperta, correre da un veterinario e fare di tutto per salvarlo. Oppure, se il disgraziato è talmente malridotto che ogni secondo di vita costituisce un'inutile sofferenza, potreste essere mossi a pietà e mettere fine alla sua straziante agonia sparandogli in mezzo agli occhi con la vostra fedele 44 Magnum.
Ecco, John McCain è quel cane ferito, investito da un'auto di colore scuro targata Chicago.
Il vecchio Mac deve convincere l'elettore repubblicano che lui può ancora farcela, che non è spacciato e che un tempestivo soccorso può ancora salvare lui e il partito.
É un'impresa difficile ma non impossibile perché in molti Stati, spesso decisivi, lo svantaggio è inferiore ai 5 punti percentuali, meno quindi della quota di indecisi attestata un po' ovunque attorno al 7. In questa situazione il fuso orario gioca un ruolo determinante: se quando si chiuderanno i seggi della East Coast i sondaggi saranno clementi con il candidato conservatore, allora i suoi sostenitori nei difficili stati centrali (Missouri, Indiana, Ohio) saranno molto più motivati a correre alle urne (ma attenzione, anche quelli di Obama).
Se viceversa gli exit poll orientali confermeranno o addirittura andranno oltre il plebiscito previsto per l'afroamericano, per Mac non ci sarà più nulla da fare.
Ma ovviamente per lui niente colpo di grazia: è contrario all'eutanasia...
m.
Gmail Google labs ti evita le figuracce
Dopo una certa ora devi risolvere dei semplici( a seconda della condizione in cui ti trovi) quesiti matematici in in un certo tempo per essere abilitato a inoltrare la mail..
lunedì, novembre 03, 2008
sabato, novembre 01, 2008
Comoda tristezza mestrina da viaggio
Il controllore, figura assurda almeno in Italia, dove sarebbero da revisionare le fs e non i suoi passeggeri.
Una suora con un sorriso perenne, salvatrice in scarpe improbabili.
Un imprenditore, giacca, trolley, giornale con le verità provvisorie di oggi che gli cade appena finiti i gradini. Informazione in più: non bestemmia (come avrei fatto io), non so se per "rispetto" della vicina con la sua gioia diventata paresi.
Un ragazzo troppo ben abituato, dalla scandalosa ricercatezza dell'accordo tra i colori che indossa. Come mai non hai un cayenne?
Un indiano d'India forse il più normale se non fosse che si vede la malriposta speranza che si porta dietro.
Tonnellate di ragazzine che hanno ormai l'uniforme delle case di moda: il più scoperta possibile compatibilmente col freddo bastardo che fa.
Uno che scivola su tutti e tre i gradini del treno e arriva insperatamente in piedi... Troppi casi umani per non scriverne.
Ripassa il ragazzo troppo ben vestito... Non avevo notato la sciarpetta. Ma dov'è la gente "normale"?
d
desideri di futuro:
• basta ragazzine dark, non le sopporto più
• basta pseudoanarchiche diciassettenni da techno tedesca della peggior specie, più rasate su che giù
• basta ipod nano arancioni
• basta McDonald's
• basta trenitalia
Ormai di nuovo in treno indeciso se rimettermi a leggere o anestetizzarmi in altro modo per evitare di guardare o essere guardato da una mummia ben ristrutturata di donna, che fino a qualche anno fa aveva sicuramente la supponenza di credersi bella. Ora solo riflesso di rossetto e fondotinta.
(scusate il pessimismo arrivavo da un viaggio estenuante a mestre e mi mancavano ancora un tot di ore prima di arrivare a ts...)
Lo sapevate che la pasta che mangiate è ottenuta da grano modificato con neutroni lenti??
venerdì, ottobre 31, 2008
giovedì, ottobre 30, 2008
Consigli per la lettura di oggi
Hai voglia a organizzare proteste pacifiche, a farti venire idee, le lezioni in piazza, le fiaccolate, i sit in da figli dei fiori. Hai voglia a rifiutare le strumentalizzazioni politiche, a voler ragionare sulle cose concrete. Da stasera ai telegiornali si parlerà soltanto degli incidenti, giorno dopo giorno passerà l'idea che comunque gli studenti vogliono il casino. È il metodo Cossiga. Ci stanno fottendo
http://www.repubblica.it/2008/10/sezioni/scuola_e_universita/servizi/scuola-2009-4/scontri-piazza-navona/scontri-piazza-navona.html
un po' meno dettagliato...
http://www.repubblica.it/2008/10/sezioni/scuola_e_universita/servizi/scuola-2009-4/il-punto-29/il-punto-29.html
rispondo a lui: non vogliamo il sostengno di nessun partito.
http://temi.repubblica.it/micromega-online/piazza-navona-lombra-dei-manovratori/
http://temi.repubblica.it/micromega-online/aggressione-fascista-la-testimonianza-di-uno-studente-video/
http://kfrol.blogspot.com/2008/10/cos-successo-piazza-navona.html
analisi da osservatore...
la pagina verrà aggiornata durante il giorno
d
Non siamo interessati ai manganelli tricolori
Ma l'idea non è cosa. È quando. E quando occupare? Quando fa notizia. Quando tutti si aspetterebbero che molli la presa... che sei stanco... rotto... disfatto. Quando tutti sono a casa e l'aria è piena di buoni sentimenti salti fuori tu e rinvigorisci l'astio. Avete già capito? No? Eppure vi facevo intelligenti...
Durante le vacanze di Natale! Ognuno si occupa il suo dipartimento... già mi immagino, qualcuno che invita i parenti in "dipa" (come si chiama da noi la nostra seconda casa), tutti a pranzo assieme, le tivu che fanno le domande del cazzo solite:"una protesta insolita questa... come avete festeggiato voi il Santo Natale in dipartimento?" ... ... ... "signorina... effettivamente... ecco... - sono ateo... dio non esiste, lo sfruttiamo solo per farci pubblicità... anzi sfruttiamo Lei che crede in queste cose di modo che per Lei abbia un senso il protestare durante il Natale... insomma a volte vivere in un Paese a maggioranza cattolica ha dei vantaggi... basta saperli sfruttare a proprio vantaggio... - ecco... signorina... è stato molto difficile non essere vicino alla mia Comunità durante le settimane di Avvento e soprattutto durante la giornata della Natività... ma per la protesta questo ed altro!!! - ti ho fregato bagascia!"
d
ps: seriamente, che ne dite?
EDIT: è chiaro che servono delle regole... parlando con alcuni compagni, è nata la preoccupazione che diventi ricettacolo di bongari etc... insomma una di quelle occupazioni del cazzo...
io pensavo: ognuno occupa casa sua... ma non so bene che tipo di regolamentazione di accesso si possa adottare per mantenere una pseudo-democraticità d'accesso... pensateci, c'è tempo.
- Metodo Baronale - entrano solo i parenti dei fisici (morose e morosi inclusi)
- Metodo Dipartimentale - entrano solo quelli col badge
- Metodo Demo - si chiede di tenere aperto il dipartimento e entrano tutti come se fosse una gironata normale...
nessuno di questi metodi mi soddisfa... proponete, pensate, che secondo me potrebbe essere una bella cosa.
Qualcosa di buono! finalmente..
Come la comunita' di Ubuntu per intendersi.
I gruppi sono aperti a chiunque voglia parteciparvi e sono divisi per singole iniziative o per aree tematiche.
Esistono quindi il gruppo sito, il gruppo volantini,il gruppo comunicazione/divulgazione, il gruppo forum, ma anche il gruppo lezioni in piazza di biologia.
Perche' la forza di questa protesta sta' nella volonta' di ognuno di noi di fare qualcosa in prima persona..
le nanofisiche insegnano..
Aderite ai progetti piu' consoni a voi.. Ci servono le vostre idee e la vostra voglia di realizzarle
mercoledì, ottobre 29, 2008
Scienza in piazza a trieste
sito web http://sites.google.com/site/scienzainpiazza
mail scienza.inpiazza.AT.gmail.com
Nanofisiche rulez
martedì, ottobre 28, 2008
Non usateci per tappare le vostre falle!
Sì difatti... questa manovra economica ha polarizzato un malcontento che fortunatamente è trasversale, apartitico ma non apolitico. È in questo contesto, per il momento idilliaco, che si muovono tutte le nostre proteste. E in questo contesto c'è qualcuno che sta tentando di inserirsi: mio caro Veltroni, lascia che la nostra protesta sia nostra; ci faresti più male che bene colorando di un colore che non desideriamo le nostre mosse. (premetto che ho sempre votato a sinistra dura o idv)
Siamo giovani, belli e intelligenti: vi facciamo un culo così anche senza il buon Walter.
lunedì, ottobre 27, 2008
Da dentro e da fuori..
Il senso di responsabilità richiede la sospensione o il ritiro del decreto Gelmini. Famiglia Cristiana, nel numero in edicola questa settimana, interviene nuovamente sulla scuola: "Non chiamiamo riforma un semplice taglio di spesa" è il titolo dell'editoriale d'apertura del giornale.
Nature
Nature 455, 835-836 (16 October 2008) | doi:10.1038/455835b; Published online 15 October 2008
Cut-throat savings
In an attempt to boost its struggling economy, Italy's government is focusing on easy, but unwise, targets.
It is a dark and angry time for scientists in Italy, faced as they are with a government acting out its own peculiar cost-cutting philosophy. Last week, tens of thousands of researchers took to the streets to register their opposition to a proposed bill designed to control civil-service spending (see page 840). If passed, as expected, the bill would dispose of nearly 2,000 temporary research staff, who are the backbone of the country's grossly understaffed research institutions — and about half of whom had already been selected for permanent jobs.
Even as the scientists were marching, Silvio Berlusconi's centre-right government, which took office in May, decreed that the budgets of both universities and research could be used as funds to shore up Italy's banks and credit institutes. This is not the first time that Berlusconi has targeted universities. In August, he signed a decree that cut university budgets by 10% and allowed only one in five of any vacant academic positions to be filled. It also allowed universities to convert into private foundations to bring in additional income. Given the current climate, university rectors believe that the latter step will be used to justify further budget cuts, and that it will eventually compel them to drop courses that have little commercial value, such as the classics, or even basic sciences. As that bombshell hit at the beginning of the summer holidays, the implications have only just been fully recognized — too late, as the decree is now being transformed into law.
Meanwhile, the government's minister for education, universities and research, Mariastella Gelmini, has remained silent on all issues related to her ministry except secondary schools, and has allowed major and destructive governmental decisions to be carried through without raising objection. She has refused to meet with scientists and academics to hear their concerns, or explain to them the policies that seem to require their sacrifice. And she has failed to delegate an undersecretary to handle these issues in her place.
Scientific organizations affected by the civil-service bill have instead been received by the bill's designer, Renato Brunetta, minister of public administration and innovation. Brunetta maintains that little can be done to stop or change the bill — even though it is still being discussed in committees, and has yet to be voted on by both chambers. In a newspaper interview, Brunetta also likened researchers to capitani di ventura, or Renaissance mercenary adventurers, saying that to give them permanent jobs would be "a little like killing them". This misrepresents an issue that researchers have explained to him — that any country's scientific base requires a healthy ratio of permanent to temporary staff, with the latter (such as postdocs) circulating between solid, well equipped, permanent research labs. In Italy, scientists tried to tell Brunetta, this ratio has become very unhealthy.
The Berlusconi government may feel that draconian budget measures are necessary, but its attacks on Italy's research base are unwise and short-sighted. The government has treated research as just another expense to be cut, when in fact it is better seen as an investment in building a twenty-first-century knowledge economy. Indeed, Italy has already embraced this concept by signing up to the European Union's 2000 Lisbon agenda, in which member states pledged to raise their research and development (R&D) budgets to 3% of their gross domestic product. Italy, a G8 country, has one of the lowest R&D expenditures in that group — at barely 1.1%, less than half that of comparable countries such as France and Germany.
The government needs to consider more than short-term gains brought about through a system of decrees made easy by compliant ministers. If it wants to prepare a realistic future for Italy, as it should, it should not idly reference the distant past, but understand how research works in Europe in the present.
Quarto ds&mv Contest
E' bandito il quarto concorso del blog!
Si festeggiano i ventimila visitatori (aumento di un ordine di grandezza dal primo contest)
Le regole sono sempre quelle, il premio anche.
In bocca al lupo!
m.
sabato, ottobre 25, 2008
Cambio di operatore telefonia mobile e codice errato sim: Le bugie della TIM
Una settimana fa io e Mary abbiamo deciso di passare dai nostri operatori a PosteMobile, mantenendo il nostro vecchio numero.
I vecchi operatori hanno 5 gg lavorativi per concedere il passaggio del numero al nuovo operatore mobile.
L'ultimo giorno mi chiama la Vodafone di cui ero cliente per convincermi a non cambiare offrendomi nuovi piani tariffari. Siccome ho rifiutato l'offerta 2 gg dopo sono passato a PosteMobile come da accordi.
Tutt'altra storia per Maria. Sempre l'ultimo giorno utile la TIM la chiama dicendogli che il numero seriale della sua sim inserito nella domanda di cambio operatore era sbagliato e che avrebbe dovuto immediatamente rifiutare il passaggio a PosteMobile. Le conseguenze di un non rifiuto sarebbero state la perdita del proprio numero di telefono e quindi l'impossibilità di chiamare ed essere chiamati sul vecchio numero.
Mary quindi per evitare tale eventualità ha rifiutato salvo poi scoprire, dopo esser andata a controllare sulla copia della domanda di cambio operatore, che il numero inserito e il numero che compare sul retro della sim erano identici.
La TIM ha volutamente mentito a un suo cliente per evitare il passaggio di operatore.
Titanica incazzatura da parte nostra con telefonate molto accorate al servizio clienti tim..
Contattando PosteMobile inoltre veniamo a scoprire che questa è una pratica diffusa se non standard che la TIM riserva a chi volesse cambiar numero!!!
Anche il web è pieno di esempi simili
Dite anche voi no alla TIM e un bel V*******O
venerdì, ottobre 24, 2008
hai mai visto dei termosifoni andare incontro al tramonto? aka Mister Cossiga ci ha superato nelle stronzate, riprendiamoci il primato!
http://rassegna.governo.it/testo.asp?d=32976406
e si sviluppa poi in molte reazioni:
http://malvino.ilcannocchiale.it/2008/10/23/promemoria_1_e_2.html
e qui e qui e qui... o se volete qualcosa di più generico:
http://www.google.it/search?hl=it&q=cossiga+scuola&btnG=Cerca&meta=
se non sapete chi è http://it.wikipedia.org/wiki/Francesco_Cossiga.
Una carica del genere, ottavo presidente della Repubblica Italiana, dovrebbe avere un modo di vedere la democrazia lievemente diverso... che ne dite?
Io mi auguro solo che nei gruppi che stanno manifestando ora non si insinui già da subito qualche uomo della politica. Molto spesso a guidare le occupazioni ci sono dei collettivi che non hanno nulla di elettivo, si impongono e impongono il loro volere... molti di loro poi saranno negli scranni del potere tra pochi anni.
d
ps: spero che presto Maurizio (neo acquisto romano) ci dia qualche lume dalla Capitale.
Non vogliamo tagli, vogliamo riforme!!!
Ma la soluzione non e' sparare nel gruppo, i tagli non eliminano gli sprechi!!
Ci vuole una riforma seria e strutturale che elimini privilegi inutili e che porti ad un'universita' sana e competitiva, per il futuro di noi tutti.
Sperin ben..
per essere informati sulle iniziative e per dare la vostra opinione scrivete a coordinascienze
per le discussioni vecchie il sito del gruppo e'