11-24 Ottobre 1899
Cronaca Contemporanea – Cose Romane
L'insulto a N. S. Gesù Cristo
[...] Un altro fatto d'indole ostile, non già a semplici diritti papali, ma alla divinità dello stesso Gesù Cristo, si verificò nel banchetto all'Albergo di Russia. Così lo narra un'effemeride della città [Roma]. La riunione, essa dice, “sarà una riunione aristocratica, per la quale fu curato dall'infaticabile Comitato ogni particolare. Perfino il menu porterà una nota originale. Un Congresso di orientalisti è un Congresso di lingue e di religioni. Ad esprimere l'universalità dello spirito che domina nel presente Congresso, il cav. Baensch-Brugulin di lipsia, ha eseguito in formato imperiale ed offerto un elegantissimo menu. È un lavoro artistico perfetto; l'ornamentazione è del più nobile stile indomoresco. In alto Christus imperat, radiato, quasi illuminante e compiente i sei fondatori di religioni orientali: Platone, che creò la religione del bello; Buddha che pose in cima ad ogni altro principio il dharma (il dovere); Mosè, il grande sacerdote legislatore, liberatoree guidatore del suo popolo; Maometto, il profeta di Dio; Zoroastro, il creatore della religione del fuoco e della luce; Confucio, che pose gran parte della sua religione nella morale civile. Cristo, che predica la carità universale, la tolleranza, e rompe le catene del servaggio, trionfa, e unisce tutto il mondo spirituale”. Così il fatto. L'insuulto a Gesù Cristo, che viene fuori dal fatto è evidente; perchè a lato (sia pure in primo luogo) di poveri mortali, mettiamo pure che abbiano predicato qualche buona verità, a lato, diciamo, di poveri mortali, di cui il tempo infranse le ossa e dissipò anche le ceneri, s'è messo il Figlio di Dio vivente, Dio stesso, l'autore della vita e dell'immortalità, il giudice de' vivi e de'morti, Gesù Cristo. E questo in Roma. È cosa indegna, ma era da narrarsi nella storia delle umane aberrazioni, sieno pure degli Orientalisti.
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