mercoledì, marzo 12, 2008

SudAmerica: Verso il Perito Moreno, di Tancredi Chinese


Ciao a tutti, dall'ultima volta che vi ho scritto, sono trascorsi moltissimi chilometri e moltissime esperienze che mi fanno sembrare sia passato gia' almeno un mese :) Da Bahia Blanca siamo scesi fino a Puerto Piramides, un posto stupendo, un minuscolo villaggio in mezzo al nulla, con una spiaggia contornata da un deserto di roccia gialla e fiordi a picco sull'oceano, con al di sotto l'attrazione principale di questo posto: una distesa sterminata di leoni marini e foche che si crogiolano al sole e dialogano ininterrottamente con urli e ruggiti formando un suono di sottofondo che si mescola alla risacca del mare creando incanto e poesia.
Dal piccolo paese abbiamo camminato cinque chilometri in un deserto polveroso, dove oltre al sole battente e la vista mozzafiato sull'oceano, null'altro ha interferito con la nostra passeggiata, a parte due fuoristrada che si sono fermati a chiederci se volevamo un passaggio, abbiamo rifiutato vista la bellezza del percorso.
La cosa stupenda e' che nonostante questo posto sia abbastanza conosciuto e turistico, siamo riusciti ad avere lo spettacolo esclusivamente per noi; ci siamo fermati su un fiordo e abbiamo pranzato, per poi tornare indietro al campeggio sulla spiaggia dove abbiamo dormito per due notti.
Il campeggio e' invisibile, e' questo il lato piu' apprezzabile nello stile di organizzare il turismo qui in argentina. La natura e' protagonista ovunque, i turisti o si adattano o muoiono :)
E' invisibile nel senso che e' un semplice pezzo di sabbia circondato da arbusti. Qui ci si puo' accampare e ti fanno pagare l'equivalente di 2 euro per notte con la possibilita' di fare una doccia di massimo 3 minuti dalle 7 alle nove di sera. I tre minuti sono motivati dal fatto che la zona e' desertica e l'acqua e' oro colato.
Abbiamo anche incontrato una ragazza israeliana che stava viaggiando da sola da due mesi e mezzo e che cercava a tutti i costi di fare almeno un pezzo di strada con noi, ma un errore della compagnia di autobus ha fatto si che prendesse un altro autobus quando siamo partiti da puerto Madryn.
Da puerto Madryn siamo poi scesi fino a e Calafate, dove abbaimo dormito due notti, sempre in campeggio. El calafate e' carino, ma niente di speciale ed e' rovinato dalla eccessiva presenza di apparati turistici.
Ma el Calafate e' tappa obbligatoria per poter raggiungere lo spettacolo piu' entusiasmante ed incredibile della mia vita !! Una meraviglia imperiosa della natura chiamata "Il Perito Moreno". Se il mio viaggio fosse dovuto finire qui, ne sarei tornato lo stesso entusiasta. Penso che un'esperienza del genere non sia descrivibile. Bianchissima poesia violenta della natura...stupendo.. semplicemente, incredibilmente splendido.


Siamo stati due ore ad osservare l'imponente fronte del ghiacciaio che si protende all'ingresso del lago Argentino. Il ghiacciaio emette un suono continuo, impressionante, quasi un brontolio di un vecchio pugile, che ogni tanto espolde in dimostrazioni della sua nascosta potenza. Enormi pezzi di ghiaccio che con rumore cupo e profondo cadono nell'acqua con effetti mozzafiato. Se la visione di tutto cio' non vi bastasse a rendere conto della mia emozione, mi comprenderete quando vi diro' che dopo di cio' abbiamo preso un battello, abbiamo costeggiato il costone di ghiaccio alto almeno 50 metri (credo) e siamo scesi al bordo del ghiacciaio. Ci siamo messi i ramponi e abbiamo cominciato un escursione di quasi due ore di camminata tra i crepacci blu, le bianchissime valli e picchi di questo paradiso di ghiaccio.


Non ho piu' niente da dire.. Bello .. semplicemente Bellissimo.
Vi voglio fare ancora un po' di invidia. Questa mattina abbiamo preso una corriera e siamo andati a el Chalten, la patria del treking andino. Abbiamo percorso la leggendaria ruta 40 ancora non asfaltata e percorsa da camion da film western; Anca il paesaggio e' decisamente western, deserto e roccie rosse (quasi :)). Una sosta in una baita di legno per la colazione, dove c'erano un vitello e un lama tenuti come animali domestici, che cercavano di fregare i panini dal tavolo, e poi eccoci qua a el Chalten. Questo pomeriggio faremo una camminata e ci accamperemo da qualche parte. Stiamo iniziando la nostra risalita verso nord, che sara' molto piu' lenta e difficile. Abbandoneremo i precorsi turistici per tentare un ingresso in chile da qua, che sembra quasi impossibile... Staremo a vedere .. Ciao a presto

1 commento:

michele urbino ha detto...

Purtroppo anche questa "meraviglia imperiosa della natura" cede di fronte alla stupidità dell'uomo...

(articolo su Repubblica.it)