Poco tempo per scrivere.
Mi limito a citare..
"In questa orribile mischia teoideologica combattuta, da molti in buona fede, da troppi per far legna politica, sul corpo di una donna ridotta a macchina e sulla coscienza dilaniata di un padre resta per me senza risposta la domanda essenziale: che cosa s’intenda oggi per “morte naturale” in un mondo popolato da milioni di persone, eminenze incluse, che vivono a dispetto della natura che li aveva condannati. Dunque chi, se non il paziente o il suo legittimo custode determinato da giudizi terzi e disinteressati, può decidere fino a dove possa spingersi la sfida contro la volontà di quella natura che poi, contraddittoriamente, s’invoca per fare l’opposto?"
Vittorio Zucconi
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