Se c'è una cosa che vi consiglio quando siete depressi e insoddisfatti, è guardare Sanremo con la Gialappa che commenta su Radio2...e un cugino cretino che si cimenta in poetici apprezzamenti sulla Tatangelo (cit. "Tettangelo", cfr. foto).
Come tutti sanno, a Sanremo si esibiscono due categorie di artisti: i "Campioni" e i "Giovani".
Ora, un'irriducibile affezionata alla semantica come me crederebbe che la parola "Campioni" implichi in qualche modo l'essere particolarmente bravi in qualcosa... Che ne so, come il nostro Campione Giulio "Ciuffi", incubo di tutti i portieri di pallanuoto, o come il nostro Campioncino Michele, che è diventato membro onorario del circolo "Friulani DOC", ma non prima di aver dimostrato ampiamente di avere tutti i requisiti necessari per tale ambito titolo.
Questi sono Campioni.
Ma poi uno guarda il "58° Festival della Canzone Italiana" e si accorge che c'è qualcosa che non quadra: passi Meneguzzi che grandi canzoni non ne ha mai fatte, anche se l'ho visto in forme migliori, da elementi di un certo calibro come Max Gazzè e i Tiromancino forse ci si aspettava un po' di più.
Se non altro ci si aspettava che non ci fosse un'invasione di stonati catastrofici.
Della prima serata si salvano Frankie Hi-NRG Mc, anche se non ci si aspettava proprio di vederlo sul palco dell'Ariston davanti a una platea in giacca e cravatta e abiti lunghi, e le due donne (L'aura e Anna Tatangelo), che, sebbene non da notare per i pezzi presentati, se non altro si sono distinte per non aver fatto rompere i timpani al pubblico e ai telespettatori.
Da notare anche l'ex-giovane Fabrizio Moro, che nella sua nuovo anonimo brano recita "...e non aver paura dei miei cattivi odori"...beh, se ne può parlare, ma non aspettiamoci miracoli!
Ma il trionfatore morale della prima serata e senza ombra di dubbio lui, quello di "Buongiorno, buongiorno, io sono Francesco", meglio noto per il travolgente sound di "puttana, puttana, puttana la maestra": Francesco Tricarico, che quest'anno si presenta con un brano che sembra la versione triste di "Vita spericolata" di Vasco.
E credo che per convincervi non ci sia modo migliore che apprezzare direttamente la sua esibizione.
Prego osservare anche l'inquietante gag prima dell'esibizione e l'eleganza di Baudo nel commentare alla fine.
Attenti ai timpani, mi raccomando...
elisa.
mercoledì, febbraio 27, 2008
Perchè Sanremo è Sanremo (di Elisa Benedetti... sì, ancora io!)
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2 commenti:
piu' che un festival della canzone sembra un esibizione aereostatica..
porca minchia...
sono delle campane!
il prox anno ci vado pure io, rutto le bestemmie in friulano, mi sa che vinco.
d
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