Ieri primo incontro della rassegna lunedi' film, dove ,dopo alcune discussioni, e' stato proiettato "I protagonisti" di Robert Altman...Cinema che parla di cinema (autoreferenziale, che e' la parola del giorno) La storia dei un produttore cinematografico con alcuni problemi, non svelo altro che non mi piacciono le anticipazioni ( muoiono tutti cmq ).
Da notare un piano infinito di 8 minuti e mezzo ( molto concentrato e di difficile realizzazione spiega dav (l'infinito in 8 minuti e' dura per tutti))
Do' il via al commento dei presenti alla rassegna, fra il quale ci sara' pure il mio..
Il santo sotto il portico
12 ore fa
3 commenti:
Film carino ma niente di piu', forse mi sarebbe piaciuto di piu' se non avessi visto Radio America, Altman mi deve ancora una birra per aver visto quel film (che sconsiglio cmq)..
Da vedere cmq.. i miei colleghi saranno piu prolifici di parole..
Intanto e' un PIANO SEQUENZA e non e' certo colpa mia se sei ignorante...
certo non un film immenso, ma un bel film, con probabilmente (anzi sicuramente) una sorta di presa in giro del genere thriller piuttosto ben riuscita... peccato che l'abbiamo capito alla fine. Una serie di indizi non mascherati, volutamente non mascherati, che tentanto di generare questa ansia da omicidio imminente... e poi alla fine...
Poi molte sono le citazioni da altri film tutte da scoprire... auguri!
c'erano altre considerazioni che avevo pensato e anche detto, ma la mia memoria e' praticamente andata...
ciao
d
Prima osservazione:
una rassegna che si chiama LunedìFilm e che si svolge il mercoledì mi lascia alquanto perplesso... Ma basta vedere chi la organizza e gli si perdona tutto.
(Spero non vi offendiate ma tanto so che fate parte del Club degli Autoironici)
Secondo:
a me il film è piaciuto! Certamente è un film per cinefili, non per gente da Natale sul Nilo.
Basti pensare ai virtuosismi tecnici tipo PIANOSEQUENZAINFINITO o anche al proliferare di attori che compaiono nel ruolo di loro stessi (tra gli altri Julia Roberts, Bruce Willis, Jack Lemmon, Peter Falk, Nick Nolte).
Ma al di là del citazionismo spinto al limite, il film si distingue anche per il contenuto.
E' un bell'affresco del mondo hollywoodiano cinico e arrivista, che Altman dipinge senza però fare della facile morale.
E il finale resta un'opera d'arte.
Consigliato
Non resta che approfondire Altman (con l'eccezione di Radio America!)
Alla prossima!
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