La perturbazione artica che da settimane raffredda l'Italia ha gelato anche le ultime speranze dell'elettorato di centro-sinistra.
Si sperava in una ventata di primavera che riscaldasse i nostri cuori intorpiditi.
Invece nulla.
Solo un'altra bufera.
E a -9 fa veramente freddo...
A meno di quattro mesi dalle Europee e dalle Amministrative il PD perde il proprio segretario e qualsiasi speranza di rialzare la testa entro giugno, grazie anche (e questo bisogna dirlo) ad un popolo di gente gretta, meschina ed ignorante che si fa seppellire di merda in dosi agricole ma che sembra non averne mai abbastanza.
Io sono a pezzi.
Io che nei difficili anni di nonno Romano (ci manchi!) non ho mai nascosto il mio voto ora ho delle difficoltà.
Che fare?
Sono due le cose che potrebbero darmi una nuova iniezione di fiducia: il sostegno incondizionato al referendum abrogativo contro la eventuale, probabile legge anti-eutanasia e il successo di Pierluigi Bersani se e quando si candiderà alla segreteria.
Non credo potrei sopportare di essere deluso altre due volte.
Ma ragionare a caldo è sempre sbagliato.
Per ora quindi sospendo il giudizio in attesa di sviluppi, che spero arrivino prima di giugno.
Non escludo nessuna ipotesi, tranne l'astensionismo (MAI!) e l'idea di regalare il mio voto ad una ridicola sinistra radicale i cui partiti aumentano quotidianamente e in progressione geometrica.
Quanto al resto ancora non so; la disperazione è tanta che sono arrivato a pensare, piangendo abbracciato al cuscino, di votare Pannella!
Barman! Un doppio scotch!
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