lunedì, luglio 13, 2009

Io e il Pd - di Maurizio Morri

Va bene, si, l’ho fatto.
Ma prima di prendermi in giro, processarmi e condannarmi, ascoltate la mia storia. Almeno capirete che l’ho fatto per una buona causa.
Speriamo.
Erano le 18.00 del 12 Luglio, e mi trovavo in Piazza S.Antonio. In quel momento, la decisione era giá stata presa, mi trovavo lì per un preciso motivo, ero pronto, in pace con me stesso, sapendo benissimo cosa mi aspettava. Ero giunto lì dopo tante riflessioni, profonde, dopo aver ben ponderato le amare conseguenze delle mie azioni.
Ero, e sono convinto, che ne valesse la pena.
Ingenuo.
Il clima, alla festa, era desolante. Era il terzo, ed ultimo giorno, e doveva essere il momento dei giovani. Lì presente, però, sotto i venticinque anni, c’ero solamente io. Mi presentano al comandante dei giovani. Ma di quali?
'Ciao'
'Ciao'
'Ma davvero lo vuoi fare?'
'Si, sono convinto'
'Quindi non ti ha costretto nessuno? Strano!'
Bene, adoro l’odore di presa per il culo la mattina. Anche il pomeriggio. Profuma di sconfitta.

Vado avanti, dopo il brillante incontro. Mi aggiro per gli stand, niente, dei giovani nessuna traccia. Ma dove saranno finiti? Perché si nascondono? Perché mi hanno lasciato solo, proprio ora?
Non lo so. Ho paura.
Bevo uno spritz bianco, o meglio, qualcosa che una volta somigliava allo spritz bianco. E poi mi avvio, basta indecisioni. Basta.

Mi siedo.
'Ciao'
'Ciao'
'Allora, compilami questo modulo, poi al resto pensiamo noi. Benvenuto'

La vecchina (ovviamente) che sbriga la mia pratica è simpatica, gentile, cordiale. Chissà quanti ne ha visti, passare di lì, e fare questa fine. Credo pochi, adesso, ripensandoci.

'Bene, adesso firma qui e abbiamo finito. Ti arriverà a casa quella definitiva'

Firmo, e sono un uomo finito. Ignazio, lo faccio per te. Padre, perdonami. Marlon, anzi, Kurtz, da lassù, ora Pro Morri.

Mi sono iscritto al PD.

Original Morri's Card

'Non esistono parole per descrivere lo stretto necessario a coloro che non sanno cosa significhi l’orrore. L’orrore ha un volto e bisogna essere amici dell’orrore. L’orrore ed il terrore morale ci sono amici. In caso contrario allora diventano nemici da temere. Sono i veri nemici...'
MM

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