martedì, ottobre 19, 2010

FENOMENOLOGIA DI VOYAGER

Pubblico questo testo come critica a Voyager, sperando che i consigli racchiusi siano d'aiuto alla redazione. Alcune parti sono già state evidenziate meglio nei commenti al post del 2009, recentemente tornato in auge.
Mi scuso di riprendere questi punti. Ogni contro critica è ben accetta.
Il titolo è un po' spaccone, lo so, ma tant'è...

FENOMENOLOGIA DI VOYAGER


Nel seguito illustro le peculiarità che a mio avviso caratterizzano il programma, nel bene e nel male.
Tengo a precisare che questo documento vorrebbe rappresentare una critica costruttiva, senza interessarsi minimamente della sfera privata ed emotiva del conduttore.

Per catturare da subito l'attenzione dello spettatore, la maggior parte dei servizi comincia con una serie di domande maliziose, le quali incorporano molto spesso delle paroline chiave che fanno sobbalzare lo spettatore dalla poltrona.
L'obiettivo è ovviamente raggiunto appieno, tanto di cappello, ma preludono un servizio che presenta numerose caratteristiche che ad una persona di scienza fanno perlomeno storcere il naso.

La maggior parte delle volte il documentario comincia con un'introduzione perlopiù corretta, salvo poi passare ad una improbabile spiegazione con un salto logico assolutamente non giustificato.
Il salto logico sembra in effetti un escamotage per introdurre tale spiegazione, e pone delle domande su quale fosse realmente l'obiettivo del servizio: parlare forse di una particolare spiegazione veicolandola all'interno di un cavallo di Troia?

Per quanto riguarda la spiegazione proposta, questa è improbabile, o la sua introduzione è quantomeno forzata.
E' ben noto che esistono molte teorie per spiegare un fenomeno, ma il più delle volte quella proposta in Voyager non rappresenta la teoria dominante, che è tale in quanto regge meglio delle altre il confronto con la realtà, con le osservazioni sperimentali, ecc.
Non esiste una “teoria del complotto” per cui alcune teorie cadono in disuso o non ricevono adeguato spazio nel panorama scientifico. Semplicemente, alla luce dei fatti sperimentali osservati, non lo meritano.
Far passare come teoria dominante una di queste costruzioni, in assenza di prove che escludano le altre, è quantomeno fuorviante, ma anche scorretto ed illecito.

Discutendo in questi termini di tali teorie si passa da Scienza a Metascienza (in una puntata si è parlato del fatto che l'alchimia potesse ancora serbare qualche sorpresa nel futuro!).
Inoltre è alquanto deprecabile fare passare per assodate teorie che non lo sono affatto, come quella delle stringhe o del multi-universo.
Le testimonianze che vengono riportate sono per la maggior parte a sostegno della tesi, e in ogni caso con un sapiente montaggio, tecnica navigata, alle volte si storpia il contenuto dell'intervista, che assume un significato piuttosto diverso da quello originale.

L'assenza di contraddittorio è già una piaga di numerosi programmi televisivi, vediamo di non farla mancare ad un programma di divulgazione scientifica con un pubblico così ampio.
Una presentazione più equa dei contenuti attirerebbe anche una fetta di mercato di telespettatori che si sente in qualche modo soggetta a “propaganda”, e si pone diffidente nei confronti di Voyager.
Così, in un rocambolesco tentativo di fondere teoria dei molti-universi con la teoria delle stringhe, si fa credere allo spettatore che gli astrofisici ricerchino gli universi paralleli e che le stringhe siano effettivamente in grado di produrre musica.

Per quanto riguarda il metodo mediante il quale vengono presentati i contenuti, non vi è nulla di male nell'usare una grafica e un audio moderno ed accattivante.L'importante è non abusarne o usare queste tecniche a sproposito.
L'attenzione dello spettatore è catturata da tali effetti ed è molto facile fare passare “sotto banco” delle frasi inesatte, dei passaggi non ben definiti, dei concetti delicati (come il principio di indeterminazione, puntata del 14/1/09).
Sarebbe interessante montare la spiegazione al contrario e vedere se lo spettatore, così folgorato da tali effetti audio-visivi, se ne accorge.

In confronto ad altre trasmissioni di scopo divulgativo, come “La macchina del tempo” o l'anziano Super-quark, è indubbio che un supporto multimediale avanzato facilita la veicolazione dei concetti, e in questo Voyager è maestro, ma sarebbe opportuno bilanciarlo con una presentazione dei contenuti che rifletta l'opinione più accettata sull'argomento, unito ad una sintesi dei concetti fondamentali.
A tal proposito si può fare un confronto tra l'introduzione della puntata di “La macchina del tempo” sugli universi paralleli e la già menzionata puntata del 14/01 di Voyager. Nel primo caso in circa tre minuti si riesce a fornire una visione chiara e semplice del problema che verrà sviscerato nel seguito della trasmissione, seguito che poi è identico a quanto trasmesso da Voyager.

Più in generale sarebbe opportuno che l'atteggiamento fosse maggiormente dubitativo e ad ampio spettro, in quanto come è ben noto il dubbio è il maggior simbolo dell'intelligenza.
Non ho mai sentito dire da uno scienziato di essere sicuro di una spiegazione, ed è alquanto strano che in termini generalistici il conduttore asserisca che “... gli scienziati si dicono certi ...” (Puntata del 14/01/09), tantomeno a riguardo di stringhe e multi-mondi!

In conclusione sembra che Voyager ricerchi disperatamente la soluzione più facile, non la più semplice.

Un po' polemicamente si potrebbe chiedere se questo avvenga perché un'esposizione equa e rigorosa sia infinitamente più dispendiosa. Per spezzare una lancia in favore della trasmissione, è doveroso ricordare che alcuni episodi sono effettivamente più bilanciati e presentano l'argomento in modo migliore e più comprovato ed effettivamente la soluzione proposta sembra essere alla stregua di altre idee, come avviene nell'episodio sulla pioggia rossa in India.
Tali episodi, che meriterebbero l'attenzione che chiedono, rischiano di non essere presi seriamente essendo le altre puntate poco credibili.


BoraZ

video correlati:
La puntata citata del 14/01/09, e lo stesso argomento trattato alla Macchina del Tempo


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