Nel judo esiste l'ippon, ossia quiando porti un attacco che schiena completamente l'avversario a terra e con la quale vinci immediatamente.
Prima delle gare importanti spesso sognavo di star combattendo l'incontro decisivo, di essere in una situzione di stallo, e poi improvvisamente Ippon: un colpo di genio, un riflesso, un gesto che compi e quasi non ti accorgi.
Mi è capitato di vincere incontri senza rendermene conto se non quando l'azione diveniva coscente quando ormai già compiuta stavo per impattare col tatami e vincere..
Questo mi ha sempre affascinato e per molto tempo ho cercato di inseguire questa sensazione.
Ma la maggior parte degli incontri non finiscono così: vanno sudati fino alla fine, ogni secondo, e anche quando fai un ippon questo non è un lampo ma deriva da un lavoro..
un centimetro alla volta..
un centimetro quando sali sul tappeto e sei sicuro di poter vincere, perche se non lo sei non vincerai di certo, un centimetro la prima volta che fai le prese, come le fai quanta forza ci metti, perchè è la prima impressione che ha un avversario di te, un centimetro per gli allenamenti che hai fatto e che ti permettono di superare i due minuti senza finire il fiato, un centimetro per tutte le volte che hai provato una tecnica e ormai è dietata un riflesso e non un pensiero. tutti questi centimetri portano alla vittoria. le vittorie vanno costruite un centimetro alla volta..
Alla fine l'ho capito..
da "Ogni maledetta domenica" o in originale: "Any Given Sunday"
Il santo sotto il portico
8 ore fa
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